LA FAMIGLIA MASTROBERARDINO

La famiglia Mastroberardino, punto di riferimento della vitienologia italiana, è riconosciuta come la paladina dei vitigni autoctoni dell’Irpinia e della Campania.

Ha infatti posto sempre grande cura nella tutela e nella valorizzazione di varietà come
l’Aglianico, il Fiano, il Greco, la Falanghina, il Piedirosso, la Coda di Volpe, le cui origini risalgono alla colonizzazione greca e alla civiltà romana.

L’innovazione, la ricerca, la sperimentazione hanno accompagnato l’opera di recupero e di rilancio dei biotipi più antichi e dai caratteri migliori, al fine di salvaguardare la biodiversità all’interno di queste famiglie varietali ed accrescerne il potenziale qualitativo.
Le prime tracce dell’intrapresa Mastroberardino nell’attuale sede di Atripalda, alle porte di Avellino, risalgono alla metà del Settecento. Da allora ai nostri giorni si contano dieci generazioni di famiglia, senza soluzione di continuità.
Nel 1878, con la registrazione presso la Camera di Commercio di Avellino, Angelo Mastroberardino, Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia e bisnonno dell’attuale Presidente, Piero Mastroberardino, avvia le esportazioni dei vini di famiglia prima in Europa, poi, grazie ai lunghi e pionieristici viaggi di suo figlio Michele Mastroberardino, verso l’America del Nord e l’America Latina.
Il messaggio antico dei grandi vini d’Irpinia anima l’impegno imprenditoriale di famiglia anche negli anni difficili a metà del Novecento, quando, malgrado i danni causati dalla fillossera prima e dalla guerra poi, Antonio
Mastroberardino, Cavaliere al Merito del Lavoro, padre di Piero, rimane unico, strenuo difensore della viticoltura autoctona della zona, contro diffuse pressioni tendenti ad abbandonare quella tradizione e a virare verso varietà più produttive e di minor pregio. È lui l’artefice del programma di reimpianto che apre la strada al rilancio della viticoltura irpina, proiettandola verso i riconoscimenti attuali.
La guida delle attività di famiglia è affidata oggi a Piero Mastroberardino, al timone dell’azienda dalla metà degli anni Novanta.

Viticultore alla decima generazione, Piero è Professore Ordinario di Business Management nell’Università, autore di numerose pubblicazioni scientifiche internazionali sui temi del management.
Il suo profilo professionale e imprenditoriale è legato a doppio filo a quello artistico che si concretizza nei campi del disegno e della pittura, della narrativa e della poesia.
Dal 2011 ad oggi ha infatti pubblicato due romanzi, Umano Errare e Giro di Vite e due raccolte di poesie, All’origine dei sensi e Frammenti, quest’ultima in forma di libro d’artista.
Con i suoi dipinti ha realizzato numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero e molte sue opere sono presenti in collezioni nazionali e internazionali.
Da Maggio 2015 è presidente dell’Istituto del Vino Italiano di Qualità Grandi Marchi.